L’ipermenorrea è una condizione caratterizzata da mestruazioni più abbondanti del normale, ma con una durata che rientra nei tempi fisiologici del ciclo (generalmente tra 4 e 7 giorni). Si parla invece di menorragia quando il flusso mestruale è non solo abbondante ma anche prolungato oltre i 7 giorni. In altre parole, l’ipermenorrea riguarda la quantità di sangue, mentre la menorragia coinvolge quantità e durata del sanguinamento.
Di per sé, l’ipermenorrea non è sempre una condizione grave, ma non va sottovalutata, perché può essere il sintomo di un disturbo ormonale o ginecologico. Inoltre, se le perdite sono molto copiose e si ripetono nel tempo, possono portare a anemia e senso di spossatezza.
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Sintomi dell’ipermenorrea
Oltre al flusso abbondante, i sintomi più comuni includono:
- necessità di cambiare assorbente ogni una o due ore;
- presenza di coaguli di sangue visibili;
- stanchezza, debolezza o pallore dovuti a carenza di ferro;
- crampi uterini intensi e dolore pelvico;
- irritabilità e difficoltà di concentrazione durante il ciclo.
In alcuni casi, le donne riferiscono anche mal di testa, gonfiore e una sensazione di “peso” nella parte bassa dell’addome.
Le principali cause
L’ipermenorrea può avere diverse origini. Tra le cause più frequenti troviamo:
- squilibri ormonali, in particolare un eccesso di estrogeni o un deficit di progesterone;
- fibromi uterini o polipi endometriali;
- endometriosi o adenomiosi;
- dispositivi intrauterini (IUD), specialmente quelli non medicati;
- disturbi della coagulazione del sangue;
- uso di farmaci anticoagulanti;
- cause infiammatorie o infettive a carico dell’utero.
Terapie e trattamento per l’ipermenorrea
Il trattamento dell’ipermenorrea dipende dalla causa e dalla gravità dei sintomi. Dopo un’accurata valutazione ginecologica – che può includere ecografia pelvica, esami ormonali e analisi del sangue – la terapia può prevedere:
- farmaci ormonali (come pillole anticoncezionali o progestinici) per regolare il ciclo;
- farmaci antinfiammatori per ridurre dolore e flusso;
- integrazione di ferro in caso di anemia;
- nei casi più gravi, trattamenti chirurgici come la rimozione di fibromi o la revisione dell’endometrio.
Uno stile di vita equilibrato, con alimentazione ricca di ferro, attività fisica moderata e controllo dello stress, può contribuire a migliorare il benessere generale e ridurre la sintomatologia.
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