L’ecografia per il monitoraggio follicolare è un esame fondamentale in ginecologia e medicina della riproduzione. Viene utilizzato per valutare la crescita e lo sviluppo dei follicoli ovarici nelle donne che desiderano una gravidanza e sono sottoposte a PMA.
Lo screening consente di monitorare il ciclo ovarico, identificare il momento dell’ovulazione e ottimizzare le tempistiche per rapporti sessuali o interventi di fecondazione assistita.
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Quando si fa il monitoraggio follicolare?
Il monitoraggio follicolare ha diversi scopi. In primo luogo, è utilizzato per valutare la risposta ovarica ai trattamenti ormonali, come quelli impiegati durante la stimolazione ovarica per la fecondazione in vitro (IVF) o l’inseminazione intrauterina (IUI). Inoltre, permette di identificare eventuali anomalie ovulatorie, come la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), e può aiutare le pazienti a individuare il momento migliore della fase ovulatoria per provare a concepire un figlio.
L’ovulazione infatti avviene generalmente intorno al giorno 14 del ciclo mestruale, ma può variare da donna a donna. Identificare con precisione questo momento aumenta le possibilità di successo nei tentativi di gravidanza.
Preparazione all’ecografia follicolare
La preparazione per l’ecografia di monitoraggio dell’ovulazione è piuttosto semplice. Nei giorni precedenti l’ecografia è consigliabile evitare rapporti sessuali, per garantire una valutazione più chiara e accurata. Inoltre, è importante informare la ginecologa circa eventuali farmaci assunti, poiché alcuni di essi potrebbero influenzare i risultati del monitoraggio.
Infine è utile pianificare le visite in modo da poter seguire il ciclo mestruale in modo preciso. La ginecologa comunicherà alla paziente il giorno in cui dovrà presentarsi per la prima ecografia e successivamente stabilirà un calendario di visite in base all’andamento dei follicoli.
Come si esegue il monitoraggio follicolare
Il monitoraggio follicolare viene generalmente eseguito attraverso ecografie transvaginali, che consentono di visualizzare i follicoli ovarici in crescita. Queste ecografie vengono effettuate in diversi giorni del ciclo, solitamente a partire dal giorno 10, fino a quando non si osserva il follicolo dominante, che è quello che si prepara a ovulare. Durante ogni visita, la ginecologa misura le dimensioni dei follicoli e valuta la loro quantità, registrando i dati per monitorare l’andamento del ciclo.
In aggiunta all’ecografia, possono essere eseguiti anche esami del sangue per valutare i livelli ormonali. Gli ormoni, come l’estrogeno e l’ormone luteinizzante (LH), sono indicatori chiave della fase del ciclo mestruale e possono fornire ulteriori informazioni sulla funzionalità ovarica.
L’ecografia di monitoraggio follicolare è quindi uno strumento imprescindibile per le donne che desiderano concepire e hanno problemi di fertilità. Ciò vale in primo luogo per i casi “lievi” di infertilità femminile, dove possono bastare le informazioni sull’ovulazione ottenute con l’ecografia per ottenere la gravidanza con rapporti mirati. In secondo luogo il monitoraggio follicolare è essenziale durante le prime fasi delle tecniche di PMA, permettendo di tenere sotto controllo la maturazione dei follicoli.
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