Sonosalpingografia

La sonosalpingografia è un esame non invasivo in grado di valutare l’apertura delle tube di Falloppio (salpingi) e lo stato di salute dell’utero.
Viene effettuata principalmente per la diagnosi della cause di infertilità femminile legate al condotto tubarico.

Questa procedura combina l’ecografia con l’inserimento di un mezzo di contrasto, solitamente una soluzione salina sterile, per visualizzare meglio la cavità uterina e le tube.

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Quando viene eseguita la sonosalpingografia

La sonosalpingografia viene indicata dalla ginecologa quando si sospetta che la paziente non riesca a ottenere una gravidanza per problematiche circoscritte alle tube di Falloppio.

Infatti, ancora oggi il 40% dei casi di infertilità femminile è dovuta alla chiusura delle salpingi. Ciò è dovuto al ruolo cruciale che svolgono le tube di Falloppio nel processo di fecondazione, permettendo l’incontro tra ovulo e spermatozoi.

La sonosalpingografia viene generalmente eseguita quando ci sono sospetti di infertilità, anomalie uterine o tubariche, endometriosi o infezioni pelviche. È consigliata in particolare per le donne che hanno difficoltà a concepire o che hanno avuto aborti spontanei ripetuti. La salpingografia può essere effettuata in ambito ambulatoriale, riducendo la necessità di procedure più invasive come l’isterosalpingografia (HSG).

Come prepararsi all’esame

Per prepararsi alla sonosalpingografia, la paziente deve seguire le indicazioni fornite dalla ginecologa. Nelle 48 ore precedenti all’esame è necessario evitare rapporti sessuali, mentre il giorno dell’ecografia è consigliato presentarsi con alcune ore di digiuno (3-4 ore).

Anzitutto però occorre precisare che l’esame va programmato durante la prima metà del ciclo mestruale, (indicativamente tra il 7° e il 10° giorno); inoltre è necessario che la paziente informi la dottoressa sulla propria storia clinica, eventuali terapie farmacologiche in essere, allergie ecc.

Come si esegue la sonosalpingografia

La paziente viene invitata a sdraiarsi su un lettino ginecologico; successivamente la ginecologa inserisce un catetere attraverso la vagina e il collo dell’utero, permettendo l’introduzione della soluzione salina.

Durante l’esame, viene utilizzato un ecografo per monitorare il flusso del mezzo di contrasto. L’ecografia permette di osservare se il liquido riesce a passare attraverso le tube di Falloppio, confermando così la loro pervietà.

Tutta la procedura è ambulatoriale, dura generalmente tra i 10 e i 20 minuti e non necessità l’anestesia; in alcuni casi può essere avvertito un fastidio addominale simile a quello del ciclo.

Dopo l’esame, la paziente può riprendere le normali attività quotidiane, anche se è consigliabile evitare rapporti sessuali e l’uso di tamponi per almeno 24 ore.
Alcune pazienti avvertono un leggero dolore o crampi dopo la procedura, ma di solito questi fastidi si risolvono entro poche ore.
Se il dolore persiste o se si verificano sanguinamenti anomali o febbre, è importante contattare la ginecologa.

La sonosalpingografia è un esame utile e relativamente semplice, che può fornire informazioni preziose sulla salute riproduttiva femminile, contribuendo a pianificare eventuali trattamenti per l’infertilità.

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