La visita ostetrica è un appuntamento fondamentale per monitorare la salute della donna in gravidanza e del feto.
I controlli iniziano solitamente con la conferma della gravidanza e continuano regolarmente fino al parto, con frequenze che possono variare in base al trimestre di gravidanza e alla salute della madre e del bambino.
Solitamente le visite successive alla prima hanno cadenza mensile, salvo situazioni che richiedano ulteriori controlli.
Durante ogni visita ostetrica ci sono controlli standard da effettuare per monitorare la salute della madre e del nascituro:
misurazione della pressione arteriosa;
- analisi dei risultati degli esami del sangue (programmati con cadenza regolare);
- valutazione dell’altezza e del peso corporeo della paziente;
- ecografia addominale per controllare lo sviluppo uterino;
- esplorazione vaginale per valutare le condizioni del collo dell’utero;
- esame clinico del seno.
Inoltre viene preso in considerazione ogni sintomo rilevante come perdite, contrazioni, edemi, etc.
Come si svolge la prima visita ostetrica?
Durante la prima visita ostetrica, che di solito avviene entro le prime settimane di gravidanza, la dottoressa raccoglie una dettagliata anamnesi, esaminando la storia clinica della paziente, le eventuali gravidanze precedenti e qualsiasi problema di salute preesistente, nonché informazioni su patologie familiari.
Viene quindi eseguito un esame fisico che include la misurazione della pressione arteriosa e del peso. Una parte fondamentale di questa prima visita è la conferma della data di inizio della gravidanza, attraverso il calcolo dell’età gestazionale, che di solito si ottiene con l’ausilio di un’ecografia. Durante queste consultazioni, in fase di ecografia è possibile auscultare il battito cardiaco fetale.
In aggiunta agli esami fisici, la visita ostetrica prevede anche un dialogo approfondito tra la gestante e la dottoressa. La paziente viene consigliata su alimentazione, esercizio fisico, rischi legati al fumo e all’alcol, dubbi e preoccupazioni relative al parto.
La futura mamma avrà l’opportunità di porre domande alla specialista, ricevere informazioni e indicazioni su come prepararsi al meglio per l’arrivo del bambino.
La ginecologa infatti è una figura centrale anche per il supporto del benessere emotivo della madre durante tutta la gravidanza; un periodo segnato da grandi cambiamenti che possono causare ansia e stress
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Cosa comporta la visita ostetrica del secondo trimestre?
La visita ostetrica del secondo trimestre ha lo scopo di proseguire il monitoraggio continuo dello sviluppo del feto e della salute della madre. Solitamente viene intorno alla 16ª settimana per consentire l’esecuzione della diagnosi prenatale (DNA fetale)
Intorno alla 20ª settimana, viene effettuato un controllo (ecografia morfologica) per verificare il corretto sviluppo degli organi del bambino, la posizione della placenta e la quantità di liquido amniotico. Se i genitori lo desiderano è possibile determinare il sesso del bambino.
Che controlli vengono effettuati durante la visita ostetrica del terzo trimestre?
Il settimo mese di gravidanza apre il terzo trimestre di gestazione. In questa fase la futura mamma realizza che la circonferenza addominale aumenta notevolmente, il feto continua la sua fase di crescita e comincia piano piano la preparazione al parto.
Le visite in questo trimestre possono essere più frequenti. Si controllano sempre gli esami del sangue focalizzando l’attenzione su alcuni parametri in particolare (es. presenza di anemia). Pressione sanguigna e aumento di peso sono sempre sotto osservazione. Si prescrive un tampone vaginale. Si verifica inoltre la posizione del feto.
A partire dalla 30ª settimana si può eseguire il monitoraggio del battito cardiaco fetale.
Durante un controllo intorno alla 34ª settimana di gestazione la ginecologa comincia a fornire alla paziente informazioni sulla preparazione al parto, che avverrà dopo 5-6 settimane.
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